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  • Immagine del redattoreSebastiano Parillo

5 cose che DEVI sapere del tuo consulente di banca.


In questo articolo vediamo 5 cose fondamentali da sapere quando ci si interfaccia con il proprio consulente bancario (ex promotore finanziario) nell’ambito degli investimenti.




1) Il suo guadagno deriva da provvigioni derivanti dalla vendita di prodotti finanziari o assicurativi


Il consulente che lavora per una banca o intermediario è inquadrato contrattualmente come un agente di vendita e il suo guadagno deriva principalmente dalle provvigioni derivanti dalla vendita di prodotti finanziari e assicurativi.


Più prodotti riesce a vendere, maggiore è il suo guadagno.



2) Le provvigioni percepite cambiano in relazione al prodotto venduto


Le provvigioni percepite dal consulente dell’intermediario non sono sempre uguali e cambiano in relazione al prodotto venduto.


Nella maggior parte dei casi, ad esempio, il consulente riceve provvigioni più alte dalla vendita di prodotti più rischiosi.


La vendita di alcuni specifici prodotti rispetto ad altri porterà un guadagno maggiore al consulente.




3) Su alcuni prodotti particolarmente efficienti per il cliente il suo guadagno sarebbe nullo o molto limitato


Esistono strumenti d’investimento particolarmente efficienti, come per esempio gli ETF, che non vengono quasi mai consigliati dai consulenti degli intermediari in quanto il loro guadagno sull’operazione sarebbe nullo o molto limitato.

In maniera opposta, ci sono strumenti d’investimento NON efficienti ma inseriti spesso nei portafogli in quanto molto remunerativi per la rete di vendita.




4) Può scegliere di azzerarsi le commissioni d’ingresso nei fondi comuni d’investimento


Sull’acquisto dei fondi comuni d’investimento il consulente dell’intermediario generalmente applica una commissione d’ingresso che in molti casi può arrivare fino al 5% dell’investimento.


Tale commissione d’ingresso viene decisa dal consulente che si occupa della vendita e può essere azzerata se lo desidera.




5) Come tutti gli agenti di vendita, ha degli obiettivi commerciali dettati dal management da raggiungere per accedere a bonus


Come tutti gli agenti di vendita, il consulente è soggetto molte volte a pressioni commerciali da parte del management che identifica dei target (obiettivi) di vendita da raggiungere entro determinati periodi.


Ci sono inoltre molti sistemi interni di incentivazione che permettono di accedere a bonus monetari e ricompense al raggiungimento degli obiettivi commerciali.


Questi meccanismi molte volte si ripercuotono sulle scelte d’investimento proposte al cliente.




Il consulente che lavora per gli intermediari è una figura storicamente importante e di fiducia per molte famiglie italiane. Tuttavia, è fondamentale sapere quali sono i meccanismi interni alla sua organizzazione che molte volte possono inficiare sulle proposte d’investimento inoltrate al cliente.


Dal 2018 esiste un’alternativa con l’introduzione dell’apposita sezione dell’albo OCF dei Consulenti Finanziari: il Consulente Finanziario Indipendente (o Autonomo).

Questa figura è remunerata solo ed unicamente da una parcella concordata con il cliente (Fee-Only) e in nessun modo dalla vendita di prodotti finanziari o assicurativi. In tal modo si elimina ogni logica commerciale e potenziale conflitto d’interesse.


Vuoi sapere da un punto di vista indipendente se il tuo portafoglio d'investimenti presenta delle inefficienze e/o è stato costruito seguendo delle logiche commerciali? Contattami per un check-up gratuito!

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